venerdì 19 settembre 2008

La scuola è il futuro della società o no?

Se avessi dei figli in età scolare in questi giorni sarei davvero avvelenata! Le voci che si susseguono sulla presunta riforma scolastica mi sembrano proprio follie: a parte il ripristino dei voti al posto dei giudizi (cambiamento più di facciata che di sostanza) o il voto di condotta (per il quale nessuno studente si è mai strappato i capelli), la cosa gravissima mi pare quella di voler ridurre le ore alle superiori, di tornare al maestro unico alle elementari e di abolire di fatto il tempo pieno o prolungato.
Ho paura che dietro queste annunciate riforme non ci sia alcun progetto coerente relativo alla scuola del futuro e soprattutto ho l'impressione che non ci sia la minima considerazione per le conseguenze e le ricadute sociali che tali riforme potrebbero avere.
Innanzi tutto, partendo dalle cose più pratiche, moltissime famiglie in cui entrambi i genitori lavorano avrebbero il problema dei loro figli "abbandonati" almeno per metà giornata e comunque dovrebbero procurarsi (a pagamento) un'assistenza per i bambini più piccoli (baby-sitter, strutture private). Poi, migliaia di insegnanti resterebbero senza lavoro: nessuno ha pensato come dovrebbero essere ricollocati?
Infine - ed è la prospettiva peggiore - si va incontro ad una scuola pubblica più povera, che offre servizi e cultura in misura minore e quindi prepara i ragazzi in modo peggiore. E' questo forse il sistema per risollevare l'Italia dalla crisi economica e morale e per innalzare la competitività nei confronti degli altri Paesi occidentali?
Una nazione che non investe sui giovani è una nazione destinata a soccombere...
Spero fortemente che questa riforma non sia approvata e che tutti i genitori si ribellino al modo vergognoso in cui viene trattato il futuro dei propri figli!!

giovedì 11 settembre 2008

Dopo la sicurezza, i rifiuti...

Altro tema caldo dell'estate 2008, oltre al problema sicurezza, è stato senza dubbio quello dei rifiuti e anche qui, più che soluzioni concrete,abbiamo visto, a mio avviso, soprattutto propaganda e operazioni di facciata.
Siamo tutti contenti adesso che le strade principali di Napoli sono ripulite? Non voglio minimizzare la cosa, è certo importante che una grande città europea sia stata riportata ad una situazione di normalità (o pseudo-normalità) ma ancora una volta il problema dei rifiuti è molto più complesso e radicato.
Ad esempio, ho partecipato recentemente ad un paio di giornate ecologiche, organizzate qui nel mio paese a Subiaco, e ho avuto un campionario della situazione ambientale piuttosto eloquente.
Lungo il fiume abbiamo trovato rifiuti di ogni genere (passeggini usati, copertoni di auto, buste di plastica, scarti di ferro, sedie rotte, bottiglie, lattine, perfino un frigorifero vecchio!); nel campo sportivo in località Cappuccini e nel boschetto annesso abbiamo trovato la sorpresa di una discarica abusiva di materiali edili di scarto, e per finire davanti alla scuola media c'è uno scandaloso ammasso di frigoriferi e elettodomestici usati!
Tutto questo nell'indifferenza dell'amministrazione (che ha riaffidato il servizio di raccolta rifiuti urbani ad una società fallimentare) e soprattutto dei cittadini, che non solo ignorano lo stato di degrado ma alimentano anche il malcostume.
E' sicuramente necessario applicare le normative previste, e anche le giuste pene per i trasgressori ma è altrettanto necessario cambiare l'atteggiamento personale: ognuno deve assumersi la propria responsabilità di fronte all'ambiente.
Piccoli gesti quotidiani servono come e forse di più dei grandi protocolli d'intesa: fumare una sigaretta e non gettare il mozzicone per terra, scartare una caramella e mettersi la carta in tasca, fare la raccolta differenziata dentro casa, chiamare il servizio raccolta rifiuti ingombranti quando si sostituisce il televisore o il frigorifero...Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte!